domenica 16 dicembre 2012

MOSTRE: GIUSEPPE DE NITTIS - dal 19 gennaio al 26 maggio 2013 a Palazzo Zabarella.


Guiseppe De Nittis - Sulla panchina degli Champs Elysées


Dal 19 gennaio al 26 maggio 2013, Palazzo Zabarella di Padova, è pronto ad accogliere 120 capolavori di uno dei protagonisti assoluti della pittura dell’Ottocento europeo, provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni pubbliche italiane e francesi e da importanti collezioni private.
Sette saranno le sezioni nelle quali si svolgerà la mostra, organizzata secondo una scansione cronologica, ma che sarà aperta da due grandi pastelli, l’Autoritratto del 1883-1884, l’unico che conosciamo dell’artista, e Giornata d’inverno del 1882, un’immagine fortemente interiorizzata della moglie Léontine che testimonia a quali straordinari e originali esiti De Nittis sia arrivato nella tecnica del pastello.


Giuseppe De NIttis - Colazione in giardino - 1884

La sezione 1864-1871. La scoperta della natura: dalla luce di Napoli e delle Puglie al cielo di Parigi analizzerà il periodo di formazione di De Nittis; dapprima a Napoli dove divenne un punto di riferimento e il tramite con i Macchiaioli per gli artisti della “scuola di Resina” vicini ai pittori toscani negli ideali e nel modo di procedere. E poi, nella capitale francese dove incontrò il potente mercante Adolphe Goupil che avrebbe condizionato nel bene e nel male almeno la prima parte della sua carriera in Francia. La dorata parentesi parigina s’interruppe nel 1870, allo scoppiare della guerra franco-prussiana. De Nittis, con Léontine in stato interessante, tornò a Napoli. È qui che trascorse tutto il 1872, in coincidenza con una spettacolare ripresa dell’attività eruttiva del Vesuvio. 


Giuseppe De Nittis - Donna sulla rena - 1874


Giuseppe De Nittis - Il kimono color arancio - 1883-1884


La sezione 1872. Sulle falde del Vesuvio presenterà le stupende tavole, di dimensioni ridotte, realizzate in questo singolare anno di lavoro (saranno riuniti i due nuclei più consistenti appartenuti alle collezioni Hoepli e Marzotto) che rivelano davvero una vitalità nuova e costituiscono una delle più straordinarie serie di vedute del secolo.
Il nuovo soggiorno parigino sarà analizzato in 1873-1875. Al Bois de Boulogne. De Nittis pittore della vita moderna e gli Impressionisti. Per De Nittis, il successo correva inarrestabile e venne favorito, accanto alla prosecuzione nel repertorio delle vedute italiane, dalla comparsa di quelle vedute parigine che ne facevano, accanto all’altro grande italien de Paris Boldini, il pittore della vita moderna. Nel frattempo, i contrasti con il mercante diventarono sempre più frequenti e insanabili, mentre, influenzato da amici come Manet e Caillebotte, aveva accettato il 5 aprile l’invito di Degas a esporre alla prima mostra degli Impressionisti presso lo studio del fotografo Nadar in boulevard des Capucines. 


Giuseppe De Nittis - In giardino - 1873


Giuseppe De Nittis - Intorno al paralume - 1879

1875-1878. Sulle rive del Tamigi ripercorrerà il periodo londinese del pittore barlettano. Qui acquistò un nuovo slancio professionale e creativo e conobbe interlocutori preziosi come Tissot, trovando nella capitale inglese una seconda patria artistica, alternativa a Parigi. Saranno presentati alcuni dipinti londinesi di De Nittis che rimangono singolari per il loro formato insolitamente grande e che rappresentano la City elegante e indaffarata tra Trafalgar Square, la National Gallery, la Banca d’Inghilterra. Forse solo nel celebre Piccadilly affiora rispetto agli scorci monumentali o gli effetti di nebbia, resi con una straordinaria intensità lirica in Westminster, se non una vera e propria denuncia sociale una riflessione sulla solitudine e la malinconia di quelle strade fangose sotto il cielo senza luce attraversato dalle trame dolorose degli alberi spog li.
L’esperienza inglese e il confronto con gli Impressionisti segnano una svolta nel percorso di De Nittis che recuperava una nuova spinta sperimentale, indagando con inediti e sempre più audaci tagli visivi gli angoli della città che percorreva, fermando il suo obbiettivo pittorico o facendosi interprete del mutevole volto della città in continua trasformazione. Tra le altre, in 1876-1880. Lungo la Senna. La città che sale. Luoghi e volti della vita moderna, a Palazzo Zabarella si potranno ammirare due opere emblematiche come Place des Pyramides dove, come in altre vedute di poco successive, ad esempio La costruzione del Trocadéro, la scena è occupata dalla grande gabbia dei ponteggi che diventano il simbolo della città che sale.


Signora col cane - 1883-84


L’esposizione si chiude con 1881 – 1884. Il fascino della vita mondana. Il pastello e nuove suggestioni en plein air. Il 1881 fu un anno decisivo nella vita e nella carriera dell’artista. Proprio in quell’anno l’artista espose al Cercle des Mirlitons in place Vendôme quello che sarà sempre considerato la sua opera più impegnativa, il monumentale trittico Le corse ad Auteuil (oggi conservato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma da cui, per le dimensioni e l’ estrema fragilità, non è stato mai spostato) e una serie di altri quindici magnifici pastelli, tra cui alcuni dei suoi capolavori assoluti come il Ritratto di Edmond de Goncourt, Il Bow-window, La femme aux pompons, tutti presenti in mostra. Il travolgente successo di pubblico e di critica, testimoniato dallo straordinario numero di recensioni, determinava la sua definitiva consacrazione, dopo quella avvenuta con la partecipazione all’Expo del 1878, come il più raffinato interprete della vita mondana nelle due capitali della modernità: Parigi e Londra.

1 commento:

Marie Blanche ha detto...

Molto interessante ed affascinante. Non vedo l'ora di vedere le tele esposte in mostra! Mi piace proprio tanto.
Bella presentazione:complimenti.
Cordiali saluti da Vicenza.
Bianca Maria